Andiamo
ad analizzare la proposta entry-level della fascia Vaio
di Sony, il modello SR41W: con un prezzo di poco
superiore ai 1000 euro, infatti, si presenta come la
soluzione prez...
Come seguito dell'altra
discussione sulla fotografia come linguaggio artistico
iniziata qui: http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1456637 integro
queste due immagini dell'utente di un forum di
fotografia, Silvano Romanelli, alias
Silvsrom.
L'ultima primavera Dolci forme
Nell'ultima primavera l'autore fotografa
( o costruisce? ) un paesaggio in modo magistrale con
pochissimi mezzi espressivi. L'immagine esprime un perfetto
equilibrio tra la drammaticità e la positività del pensiero
sulla vita. Un'albero scheletrico scuro, ma non senza
dettaglio. Macchie bianche lì vicino, i primi fiori che
spuntano. Un cielo terso, ma nello stesso tempo incombente,
alleggerito dalle calibratissime nuvole, che passavano di
lì o o oculatamente inserite con photoshop? Il risultato
è subdolo ed evocativo. La vita e la morte si intrecciano,
attraverso sapienti dosaggi di luce anche millimetrici. Il
risultato non è la foto di un paesaggio, ma la foto di una
idea di paesaggio, più interiore che esteriore. Sembra
quasi un paesaggio chiuso in una stanza,una scenografia,
decisamente claustrofobica. Molto fotografico ma anche
poco fotografico. In queste foto è facile cadere nella
trappola dell'effetto belloccio, zuccheroso e romantico. Ma
Silvsrom ne è rimasto immune. Ogni effetto è misurato solo
in funzione di una idea da esprimere.
La seconda
foto, dolci forme, è stupefacente nella sua ordinaria e
banale rappresentazione. Siamo circondati ovunque da
paesaggi così. Qui la bravura sta nel trovare il giusto
taglio, i giusti ingredienti, la giusta luce che qui è
diffusa, senza ombre, quindi difficile da gestire. Ma
Silvsrom sembra riuscire a cogliere nella quotidianità una
sorta di astrazione superiore, dove si raccolgono quiete e
silenzi.
Ringrazio Silvano Romanelli per la gentile
concessione alla pubblicazione delle due immagini.
__________________ La vita è come la scala di un
pollaio, corta, ripida e piena di merda che ti sgocciola
addosso.
Come seguito dell'altra
discussione sulla fotografia come
linguaggio artistico iniziata qui: http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1456637 integro
queste due immagini dell'utente di un forum di
fotografia, Silvano Romanelli, alias
Silvsrom.
...
Ringrazio Silvano Romanelli
per la gentile concessione alla pubblicazione delle
due
immagini.
contrariamente
a quelle che hai postato nella 1a puntata, queste mi piacciono
decisamente di più, la prima in particolare, la seconda mi
sembra abbia meno incisività, anche se comunque
bella.
Nella prima i rami dell'albero che si stagliano
contro il cielo blu ed il contrasto con le nuvole, assieme
all'ottima inquadratura, creano un bellissimo
effetto. Io amo la natura, lo stare all'aria aperta, ed in
questa immagine non ci vedo nulla di claustrofobico, anzi,
mi rilassa e mi fa venir la voglia di essere li disteso al
sole, accarezzato dalla brezza (lo si intuisce
dall'azzurro cristallino), ad osservare le nuvole muoversi
pigramente nel cielo..
ciao, Ste
PS: bigiagia,
dovresti postare le foto (800x600), così la Galleria sarebbe
più fruibile, invece di dovver stare ad aprire ogni singola
immagine.
la seconda è superba... l'uso
delle linee, curve.. diagonali.. insomma... l'uso della mente
e delle regole fotografiche ... si vede.
il risultato è
appagante sotto tutti i punti di vista....
ps..
guardandola attentamente.. un taglio perfetto sarebbe stato
quello di togliere una piccola porzione dell'asfalto in
basso.. cercando di dare l'idea che la linea bianca di bordo
strada vada a finire piu sull'angolo del fotogramma.
la seconda è superba...
l'uso delle linee, curve.. diagonali.. insomma... l'uso
della mente e delle regole fotografiche ... si
vede.
il risultato è appagante sotto tutti i
punti di vista....
ps.. guardandola
attentamente.. un taglio perfetto sarebbe stato quello
di togliere una piccola porzione dell'asfalto in basso..
cercando di dare l'idea che la linea bianca di bordo
strada vada a finire piu sull'angolo del
fotogramma.
Ti quoto
perchè trovo cosa buona e giusta sfruttare gli angoli di una
composizione e la linea della strada sembrava fatta apposta
per giungervi...detto questo mi dissocio perchè il cielo
l'albero e la nuvola sono veramente intriganti...cosa c'è di
più bello di un cielo scuro azzurro o grigio con delle nubi
morbide e bianche?
bella si anche la prima.. ma
meno "composta"... avrei tagliato un pelo a destra in modo da
creare una sorta di L rovesciata (o tipo cornice laterale)
fatta dall'albero......
a tutte e due darei 10- solo
per questi dettagli facilmente risolvibili....
Può essere, come dice
85kimeruccio, che qualche dettagliuzzo potrebbe migliorare
la percezione globale, ma a me sembrano già funzionare
così. Anche perchè la ricerca compositiva mi sembra che sia
stata studiata ad hoc dall'autore, e questa cosa si
percepisce e si vede. A mio avviso, c'è comunque dietro un
grosso lavoro in photoshop. Le luci e i colori sono
troppo calibrati per essere frutto solo di puri scatti
fotografici. Anche la nuvola bianca della prima foto è
troppo lì giusta come dimensioni e posizione per essere
vera. Ma la cosa ha poca importanza, anzi dimostra ancora
di più come l'autore non solo è in grado di fare foto con
sapienza e mestiere ma è anche in grado di costruirle le
foto. La seconda foto è una foto difficile proprio
perchè viaggia sul filo di un'apparente "foto qualsiasi" e
quindi è impegnativo trasformare un'immagine così in
qualcosa di creativo e non scontato, per cui, secondo me
merita un plauso particolare.
__________________ La vita è come la scala di un
pollaio, corta, ripida e piena di merda che ti sgocciola
addosso.
Come seguito dell'altra
discussione sulla fotografia come
linguaggio artistico iniziata qui: http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1456637 integro
queste due immagini dell'utente di un forum di
fotografia, Silvano Romanelli, alias
Silvsrom.
L'ultima primavera Dolci forme
Il risultato è subdolo ed
evocativo. La vita e la morte si intrecciano,
attraverso sapienti dosaggi di luce anche
millimetrici. Il risultato non è la foto di un
paesaggio, ma la foto di una idea di paesaggio, più
interiore che esteriore. Sembra quasi un
paesaggio chiuso in una stanza,una scenografia,
decisamente claustrofobica. Molto fotografico ma
anche poco fotografico. In queste foto è facile cadere
nella trappola dell'effetto belloccio, zuccheroso e
romantico. Ma Silvsrom ne è rimasto immune. Ogni
effetto è misurato solo in funzione di una idea da
esprimere.
La seconda foto, dolci forme, è
stupefacente nella sua ordinaria e
banale rappresentazione. Siamo circondati ovunque da
paesaggi così. Qui la bravura sta nel trovare il
giusto taglio, i giusti ingredienti, la giusta luce
che qui è diffusa, senza ombre, quindi difficile da
gestire. Ma Silvsrom sembra riuscire a cogliere nella
quotidianità una sorta di astrazione superiore, dove
si raccolgono quiete e silenzi.
Ringrazio Silvano
Romanelli per la gentile concessione alla
pubblicazione delle due
immagini.
concordo
appieno con bigiagia, le due foto, o per meglio dire,
immagini, che abbiamo quì sopra non rappresentano la realtà,
ma la interpretano...
quella sensazione che provo io
nel osservare la prima è esattamente un senso di oppressione,
sciacciato dal cielo, dalla solitudine storta dell'albero che
muore... senza una salvezza ulteriore... si svolge tutto in un
attimo, fermo nell'eterno presente, chuso in uno spazio
delimitato..... e poi tutto ... tace.
Avete notato che
non si sentono i suoni, in questa immagine?
C'è un
silenzio struggente...
Nella seconda la tristezza e
la solitudine peggiorano, ci sono anche i colori a non aiutare
per niente, scialbi e scarsamente contrastati , in un
grigiore... disuniforme... in questa foto fa caldo, ma è un
caldo umido , fastidioso e sento le mosche infastidire il mio
orecchio, e mi agito per mandarle via, mentre, a piedi,
percorro la lunga strada verso il nulla...
ringrazio
bigia per la scelta delle immagini...
ciao
albe
__________________
s i m a l a n
" ... La fotografia
è una mannaia che coglie nell'eternità l'istante che l'ha
abbagliata". Henri Cartier Bresson
Può essere, come dice
85kimeruccio, che qualche dettagliuzzo
potrebbe migliorare la percezione globale, ma a me
sembrano già funzionare così. Anche perchè la ricerca
compositiva mi sembra che sia stata studiata ad hoc
dall'autore, e questa cosa si percepisce e si vede. A
mio avviso, c'è comunque dietro un grosso lavoro in
photoshop. Le luci e i colori sono troppo calibrati
per essere frutto solo di puri scatti fotografici. Anche
la nuvola bianca della prima foto è troppo lì giusta
come dimensioni e posizione per essere vera. Ma la
cosa ha poca importanza, anzi dimostra ancora di più
come l'autore non solo è in grado di fare foto con
sapienza e mestiere ma è anche in grado di costruirle
le foto. La seconda foto è una foto difficile proprio
perchè viaggia sul filo di un'apparente "foto
qualsiasi" e quindi è impegnativo trasformare
un'immagine così in qualcosa di creativo e non scontato,
per cui, secondo me merita un plauso
particolare.
Anche se a
me non sembra, tu mi sembri abbastanza convinto che la nuvola
sia stata messa lì grazie a qualche fotoritocco.. quindi credo
sia così perchè tu sai da chi l'hai presa. E qui però
torniamo sul discorso che ho avanzato sull'altro tuo
post. La foto profonda, visionaria, e quello di cui abbiamo
parlato, deve essere una foto, un momento, qualcosa di reale.
E' qui che sta la bravura del fotografo. Se diventa 30% scatto
e 70% photoshop possiamo andarcene tutti a casa. Quindi la
prima foto per questo motivo non riesce davvero ad esprimermi
nulla, perchè mi sà di finto e fasullo. Se si parla di
fotografia è un conto. Se invece vogliamo parlare di
fotoritocchi, e le idee che possiamo CREARE fotoritoccando
un'immagine o una foto, inserendoci quello che ci pare a noi,
allora è tutta un'altra cosa.. ma non è fotografia per come la
intendo io. Poi ben vengano gli spazi dedicato ai
fotomontaggi. Ma freddamente ti direi: Hai sbagliato
sezione.
La seconda è armoniosa nelle curve.. non la
taglierei, và bene così.. Riesce a susciare + della prima
secondo me. Ciau!
__________________ "C'è molto più
della carne dietro questa maschera... Dietro questa maschera
c'è un'idea signor Creedy... e le idee sono a prova di
proiettile!" (V) Canon EOS
400D+EF-S 18-55mm f/3.5-5.6+Sigma 50-200+SanDisk Ultra
II 2Gb+Samsonite Trekking+Filtro P.C. Hoya 58mm+Velbon
Cx440 _.-::"Le mie foto su Flickr"::-._
io i
rumori li sento, il vento, il ronzare degli insetti
attorno ai fiori, il cinguettio degli uccelli, è
primavera...
anche se l'albero in primo piano è
secco, il ciclo della vita continua...
sento il
profumo dell'aria fresca, forse anche di terra bagnata,
il giorno prima è piovuto, il cielo è
terzo...
sento il calore del sole sulla
pelle...
non mi convincete affatto, siete mai
stati a camminare in mezzo alla
natura?
Ste
Ste,
io i rumori li sento ... eccome... e non solo quelli canonici,
dimostrato dal fatto che nella seconda foto sento le mosche e
tutto il resto... ma in questa immagine il fluire ondulatorio
dell'energia è stato.. per così dire.. congelato e la
Stasi (ovviamente illusoria) è però presente nella sua orrenda
percezione...: da quì il rumore negato che c'è, ma non
viene percepito, proprio a causa dell'immobilità....
la
tua accurata analisi, certamente giusta per te e corretta dal
punto di vista della percezione sensoriale, va bene così,
limitatamente ai mezzi usati...
ma io parlo di
altro..
grazie ste, a vederci presto in
Toscana..
ciao
albe
__________________
s i m a l a n
" ... La fotografia
è una mannaia che coglie nell'eternità l'istante che l'ha
abbagliata". Henri Cartier Bresson
Ste, io i rumori li
sento ... eccome... e non solo quelli canonici,
dimostrato dal fatto che nella seconda foto sento le
mosche e tutto il resto... ma in questa immagine il
fluire ondulatorio dell'energia è stato.. per così
dire.. congelato e la Stasi (ovviamente
illusoria) è però presente nella sua orrenda
percezione...: da quì il rumore negato che c'è,
ma non viene percepito, proprio a causa
dell'immobilità....
la tua accurata analisi,
certamente giusta per te e corretta dal punto di vista
della percezione sensoriale, va bene così, limitatamente
ai mezzi usati...
ma io parlo di
altro..
grazie ste, a vederci presto in
Toscana..
ciao
albe
__________________ "C'è molto più
della carne dietro questa maschera... Dietro questa maschera
c'è un'idea signor Creedy... e le idee sono a prova di
proiettile!" (V) Canon EOS
400D+EF-S 18-55mm f/3.5-5.6+Sigma 50-200+SanDisk Ultra
II 2Gb+Samsonite Trekking+Filtro P.C. Hoya 58mm+Velbon
Cx440 _.-::"Le mie foto su Flickr"::-._
sarò io fuori come un terrazzo
ma: la prima mi trasmette angoscia: l'albero mutilato e
l'altro secco, povero esteticamente, forse malato la
seconda quiete: una strada ben definita con un contorno
gradevolissimo, non penso dietro l'ultima curva ci sia
qualcosa di brutto.... bigiagia complimenti per
queste foto e anche per le precedenti, diverse e (per me) più
interessanti inoltre complimenti per le tue acute analisi,
condivido anche le virgole
bye
__________________ C'è modo e modo di porsi. E
quello giusto non è sicuramente il mio.
sarò io fuori come un
terrazzo ma: la prima mi trasmette angoscia: l'albero
mutilato e l'altro secco, povero esteticamente, forse
malato la seconda quiete: una strada ben definita con
un contorno gradevolissimo, non penso dietro l'ultima
curva ci sia qualcosa di brutto.... bigiagia
complimenti per queste foto e anche per le precedenti,
diverse e (per me) più interessanti inoltre
complimenti per le tue acute analisi, condivido anche le
virgole
bye
Grazie
just, anche se è solo un piccolo contributo per sostenere
quella che io chiamo foptografia artistica, problematica,
di ricerca creativa ecc...
__________________ La vita è come la scala di un
pollaio, corta, ripida e piena di merda che ti sgocciola
addosso.
Anche se a me non
sembra, tu mi sembri abbastanza convinto che la nuvola
sia stata messa lì grazie a qualche fotoritocco.. quindi
credo sia così perchè tu sai da chi l'hai presa. E
qui però torniamo sul discorso che ho avanzato
sull'altro tuo post. La foto profonda, visionaria, e
quello di cui abbiamo parlato, deve essere una foto, un
momento, qualcosa di reale. E' qui che sta la bravura
del fotografo. Se diventa 30% scatto e 70% photoshop
possiamo andarcene tutti a casa. Quindi la prima foto
per questo motivo non riesce davvero ad esprimermi
nulla, perchè mi sà di finto e fasullo. Se si parla
di fotografia è un conto. Se invece vogliamo parlare di
fotoritocchi, e le idee che possiamo CREARE
fotoritoccando un'immagine o una foto, inserendoci
quello che ci pare a noi, allora è tutta un'altra cosa..
ma non è fotografia per come la intendo io. Poi ben
vengano gli spazi dedicato ai fotomontaggi. Ma
freddamente ti direi: Hai sbagliato sezione.
La
seconda è armoniosa nelle curve.. non la taglierei, và
bene così.. Riesce a susciare + della prima secondo
me. Ciau!
neo,
sinceramente non so se la nuvola è un fotomontaggio oppure
no. Ma....che importanza vuoi che abbia saperlo? Quello che
conta è quello che vedi. Il tuo discorso non può stare in
piedi ed è facilmente smontabile. Come fai a parlare di
realtà fotografica oggettiva da cogliere, quando tra la
realtà che hai lì davanti e il tuo occhio ci passa
un'obiettivo, una macchina, un sensore digitale costruito
su alogaritmi particolari, dei software che gestiscono
questo sensore e di conseguenza interpretano e
modificano la realtà a seconda del modello e della marca
della fotocamera? La realtà, prima di arrivare al tuo
occhio ha già subito mille modifiche. E non importa quanto
grandi o piccole siano queste modifiche, il fatto è che ci
sono. Non c'è nessuna differenza concettuale tra aggiungere
una maschera di contrasto con photoshop o col software
della fotocamera e aggiungere una nuvola, sono ambedue
manipolazioni della nostra percezione della realtà.
Purtroppo queste cose a te sfuggono perchè non ti sforzi di
leggere bene o ti sfuggono le microevidenze, basandoti solo
sulle macroevidenze. Le percentuali che citi 30% di qui, 70%
di là sono luoghi comuni e non servono a niente. La
fotografia va avanti, come tutti gli altri ambiti della
società e sviluppandosi, porta alla luce nuove forme
espressive, e nuovi linguaggi. Per cui non sono io che
sbaglio "sezione" ma tu che ti ostini a non capire che cosa
è la fotografia contemporanea.
__________________ La vita è come la scala di un
pollaio, corta, ripida e piena di merda che ti sgocciola
addosso.
Prendere di sana pianta
un'oggetto da un'altra scena e incollarcelo a piacimento per
creare qualcosa che non si avvicina neanche a quello che avrei
potuto vedere con i miei occhi non è la stessa cosa che
correggere i livelli. Ciao.
__________________ "C'è molto più
della carne dietro questa maschera... Dietro questa maschera
c'è un'idea signor Creedy... e le idee sono a prova di
proiettile!" (V) Canon EOS
400D+EF-S 18-55mm f/3.5-5.6+Sigma 50-200+SanDisk Ultra
II 2Gb+Samsonite Trekking+Filtro P.C. Hoya 58mm+Velbon
Cx440 _.-::"Le mie foto su Flickr"::-._
Ciao a tutti, sono Silvano
(Silvsrom) l'autore delle foto in questione...
Prima di
tutto ringrazio bigiagia per aver scelto due mie foto come
esempio e poi tutti voi per i bei commenti... Vi ho letto
attentamente ed ho sorriso quando ho letto queste
frasi:
bigiagia:c'è comunque dietro un
grosso lavoro in photoshop. Le luci e i colori sono
troppo calibrati per essere frutto solo di puri scatti
fotografici. Anche la nuvola bianca della prima foto è
troppo lì giusta come dimensioni e posizione per essere
vera.
(neo):La foto profonda,
visionaria, e quello di cui abbiamo parlato, deve essere una
foto, un momento, qualcosa di reale. E' qui che sta la bravura
del fotografo. Se diventa 30% scatto e 70% photoshop possiamo
andarcene tutti a casa. Quindi la prima foto per questo
motivo non riesce davvero ad esprimermi nulla, perchè mi sà di
finto e fasullo.
bigiagia:Non c'è
nessuna differenza concettuale tra aggiungere una maschera
di contrasto con photoshop o col software della fotocamera
e aggiungere una nuvola, sono ambedue manipolazioni della
nostra percezione della realtà. Purtroppo queste cose a te
sfuggono perchè non ti sforzi di leggere bene o ti sfuggono le
microevidenze, basandoti solo sulle macroevidenze. Le
percentuali che citi 30% di qui, 70% di là sono
luoghi comuni e non servono a
niente.
(neo):Prendere di sana pianta
un'oggetto da un'altra scena e incollarcelo a piacimento per
creare qualcosa che non si avvicina neanche a quello che avrei
potuto vedere con i miei occhi non è la stessa cosa che
correggere i livelli.
Mi sono iscritto al vostro
forum per chiarire la questione; la foto è vera, non ci sono
elaborazioni di sorta ne nuvole posticcie, le uniche cose che
ho fatto sono: aggiustamento livelli, contrasto, luminosità e
un po' di clone sulla sinistra in basso per eliminare dei rami
(ne ho una presa più di lato, sulla mia destra quindi senza
rami ma la nuvola andava troppo dietro all'albero quindi ho
deciso per la ripulitura o clone che dir si
voglia).
Per correttezza e per confermare quanto
asserisco ho pubblicato sul mio spazio web la foto originale
(con tanto di exif), cliccare qui sotto per
visionarla:
Ciao a tutti, sono
Silvano (Silvsrom) l'autore delle foto in questione...
.... Per correttezza e per confermare quanto
asserisco ho pubblicato sul mio spazio web la foto
originale (con tanto di exif), cliccare qui sotto per
visionarla:
Foto "L'ultima primavera"
originale...
...
è
primavera!!! lo dicevo io!!! il sole, il vento, gli uccellini,
le api...
Grazie a te silvano per essere
venuto di persona a presentare le tue foto, così almeno
vengono chiariti alcuni punti che a me e a qualcun
altro rimangono dubbiosi. Comunque io avevo scelto queste
immagini per il loro senso e per la loro forza
comunicativa. Come tu le abbia realizzate a me poco
importa, quello che conta è quello che vedo, però qui
sembra che quello che sia importante in una immagine sia il
procedimento che ha generato tale immagine e non il
risultato. Va beh! Come dicono a Milano: cent cò cent crap,
cent chù dusent ciap!
__________________ La vita è come la scala di un
pollaio, corta, ripida e piena di merda che ti sgocciola
addosso.
E' vietata la
riproduzione, anche solo in parte, di contenuti e grafica.
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30/07/2005 - iscrizione ROC n° 13366 - Info L'editore
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